Esperienze di fruizione virtuale del patrimonio archeologico

Autori
L. Bordoni, S. Pierattini
Data pubblicazione
01/01/2012
Fonte
in S. Gianolio (ed.), Archeologia Virtuale. La metodologia prima del software, Atti del II Seminario (Roma, 5-6 aprile 2011), Roma, Espera, 116-130.
ISBN 9788890644313

Uno degli obiettivi principali, per chi opera nell Information and Communication Technology (ICT) e applica tali tecnologie ai Beni Culturali, è di favorire la conoscenza integrata del bene e del suo contesto affinché diventi un fattore di crescita culturale, sociale ed economica del sistema territoriale in cui si colloca. Da oltre venti anni l’ENEA è impegnato in attività volte alla conoscenza, conservazione, fruizione e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale del Paese.

In particolare, l’Unità Tecnica “Sviluppo Sistemi per l’Informatica e l’ICT (ENEA-UTICT), con le sue competenze e sistemi innovativi, consente agli esperti del patrimonio culturale di approfondire la conoscenza e la conservazione di un bene, aprendo nuove possibilità di indagine. La creazione di reti di archivi complementari, attraverso GRID computazionale, permette l’accesso diretto su web a basi di dati distribuite, che raccolgono informazioni sui materiali costitutivi dei Beni Culturali e rendono possibili, con l’ausilio della modellazione, della simulazione e di ricostruzioni virtuali 3D, la previsione dei fenomeni di degrado e la classificazione di danneggiamenti non visibili ad occhio nudo. Anche la sperimentazione di tecnologie per una fruizione “intelligente” dell’informazione culturale costituisce un ambito di ricerca da tempo ampiamente indagato con significativi risultati. Il patrimonio archeologico è stato oggetto di indagine e studio presso l’ENEA-UTICT in numerose attività progettuali riguardanti sia la ricostruzione virtuale del suo aspetto originale, che la fruizione virtuale e remota.