Sicurezza ICT

Nel quadro delle attività di ICT per aumentare i livelli di sicurezza e l’adeguamento normativo, si sta proseguendo sulla strada dell’autenticazione (riconoscimento tramite account ASIE) per l’accesso alla rete dati.
Proprio in questi giorni è in via di ultimazione l’attivazione di questa funzionalità nel Centro ENEA di Trisaia. L’esperienza maturata nei mesi scorsi nel Centro di Brindisi ne ha permesso l’attivazione senza alcun disservizio particolare e con il pieno coinvolgimento degli utenti. Infatti in tutti Centri dove entra in produzione questa funzionalità sono stati promossi (e lo saranno in seguito per i Centri successivi) numerosi seminari per coinvolgere e formare l’utenza.
La divisione DTE-ICT sta attuando un percorso che porterà all’autenticazione di tutti gli utenti che, a qualsiasi titolo, si connettono ed utilizzano la rete ENEA.
Ciò avverrà sia per i dispositivi “mobili” quali portatili, tablet ecc, sia per i dispositivi attestati alla rete tramite cavo, quali PC, stazioni di lavoro ecc.
Questo per dar seguito a quanto indicato nelle comunicazioni sul “Corretto utilizzo della Rete Dati ENEA, delle apparecchiature informatiche e dei sistemi informatici ENEA”, specificato dalle circolari ENEA/2018/45831/DTE-ICT del 04.09.2018 e 32/2010/COMM del 01.06.2010, con relativo allegato 1.
Si ribadisce che tutti i “login e i log out” delle connessioni e disconnessioni alla rete saranno trattati per i soli scopi di sicurezza dell’infrastruttura e non sarà effettuato nessun controllo sulle attività dell’utente in ottemperanza alla normativa GDPR.

HPC5: il supercalcolatore Eni che accelera il cambiamento dell’energia

Il 6 febbraio 2020, al Green Data Center, si è tenuto l’evento di lancio del nuovo HPC5.

A moderare l’evento Daniele Manca, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, che si è confrontato con l’Amministratore Delegato Eni Claudio Descalzi.
Il tema è stato quello dell’innovazione tecnologica come mezzo per la definizione dell’energia di domani, con HPC5 che si inserisce in questo quadro come un prezioso tassello di arricchimento e utile mezzo per la velocizzazione di alcuni importanti progetti di ricerca della nostra azienda.

Sono intervenuti Biondo Biondi, direttore Dipartimento di Geofisica e Stanford Exploration Project, Università di Stanford; Fabio Trincardi, direttore Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e, in collegamento congiunto, la base CNR delle Isole Svalbard; Giuliana Mattiazzo, vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico, Politecnico di Torino, e Denis G. Whyte, direttore “Plasma Science and Fusion Center”, Massachusetts Institute of Technology.

In conclusione l’intervento del presidente Eni, Emma Marcegaglia, per un punto sulla trasformazione energetica in atto. Dallo studio e dalla valutazione dei feedback sul clima e sull’ambiente derivanti dall’innalzamento delle temperature nella criosfera artica, un’attività di ricerca sviluppata in collaborazione con il CNR di Lecce, fino al lavoro in sinergia con il MIT di Boston sulla fusione magnetica o le attività svolte con il Politecnico di Torino in fatto di modellazioni fluidodinamiche per i sistemi della MarEnergy, Iswec e PowerBuoy®: numerose sono state le sezioni e i temi trattati insieme agli ospiti dell’evento.

 

ITASEC20

ITALIAN CONFERENCE ON CYBERSECURITY

ANCONA 4-7 FEBRUARY 2020

 

La scadenza per la sottomissione per gli articoli è il 6 dicembre

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CRESCO4F a supporto del sistema modellistico MINNI

Con l’ingresso dell’ENEA nel programma UE Copernicus, il sistema modellistico MINNI si è candidato come service providers per CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service).
Il sistema MINNI è stato sviluppato dall’ENEA per simulare il comportamento degli inquinanti in atmosfera. MINNI utilizza il sistema HPC CRESCO6 del Centro Ricerche ENEA di Portici (Napoli) da 1.4 PetaFlops di potenza di picco. I requisiti per accedere al gruppo di service providers di CAMS impongono un’elevata affidabilità nell’esecuzione delle simulazioni e quindi si è reso necessario realizzare presso il Centro Ricerche ENEA di Frascati un secondo sistema HPC: CRESCO4F in grado di eseguire in parallelo le stesse simulazioni fatte su CRESCO6 a Portici. CRESCO4F è un sistema HPC da 64 nodi basato su cpu multicore Intel Xeon E5-2670 2.6 GHz – 64 GB/RAM per un totale di 1024 cores con potenza di picco di circa  20 TeraFlops. Grazie all’architettura distribuita di ENEAGRID sarà possibile produrre lin parallelo e simulazioni di MINNI in due siti geografici differenti, rendendo il servizio altamente affidabile e disponibile.