La rete dati dell’ENEA si potenzia

Nei Centri ENEA si sta lavorando per potenziare la rete internet. In molti Centri come la Sede, Brindisi, Trisaia e Casaccia sono ora attive connessioni 10Gb/s verso internet; in particolare in ogni Centro sono attivi due link in fibra ottica forniti da due operatori TELCO diversi.
Ciò consente quella che viene definita High Availability, o HA; se un link si interrompe, ovvero un operatore telefonico non è in grado di assicurare il servizio, entra in funzione l’altro link in modo completamente automatico.
L’intera rete dati nei Campus ENEA ha velocità di 1Gb/s; nei Laboratori e Edifici che richiedono prestazioni ancora maggiori (presenza di strumentazione che scambia grosse moli di dati da/verso altri Centri ENEA) è possibile portare link a 10Gb/s direttamente all’apparato che ne ha bisogno. In alcuni Centri ciò è stato già fatto e la cosa può essere estesa su motivata richiesta.
Infine, all’interno dei DataCenter gestici dalla Divisione ICT le interconnessioni tra i vari servizi prevedono velocità dell’ordine dei 40Gb/s, ciò al fine di consentire elevati standard di efficienza dei servizi erogati.

ICT al Salone del restauro di Ferrara. 8-10 giugno 2022

Il Salone Internazionale del Restauro di Ferrara che si svolgerà dall’8 al 10 giugno 2022 è da sempre il principale luogo d’incontro di un mondo fatto di aziende, istituzioni e ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile; un momento di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano.

Stand espositivi, momenti convegnistici, eventi, mostre, business meeting con operatori italiani ed esteri si sviluppano nei tre giorni dove l’intero settore dei beni culturali e ambientali si ritrova a Ferrara per discutere, approfondire, entrare in contatto e confrontarsi.

Il 9 giugno, la divisione ICT dell’ ENEA, parteciperà nella sessione dei caffè scientifici con un intervento dal titolo “L’infrastruttura ICT dell’ ENEA per la protezione e valorizzazione del CH dalle copie digitali (Digital-Twins) al calcolo strutturale”.

Rassegna ENEA Salone Restauro Ferrara (giugno 2022)

 

 

Presentazione della Piattaforma multimediale per la gestione dei beni culturali

Il 18 maggio presso il Dipartimento di Architettura di Roma, si è svolto un incontro con i luoghi della cultura per presentare gli obiettivi del progetto D-TECH (Digital-Twin Environment for Cultural Heritage), le potenzialità della piattaforma che il progetto metterà a disposizione e di come questa potrebbe contribuire efficacemente alla gestione e valorizzazione dei beni culturali di cui siete gestori.

Il progetto D-Tech, coordinato dal dipartimento di architettura di Roma TRE, che vede, tra i partner, la divisione ICT del dipartimento di Tecnologie Energetiche e Fonti RINnovabili (TERIN) dell’ENEA, è stato finanziato dalla Regione Lazio e dal Miur nell’ambito del programma “Attuazione degli interventi programmatici e dei nuovi interventi relativi al Distretto Tecnologico per le nuove tecnologie applicate ai beni e alle attività culturali” (2021).

L’obiettivo è la realizzazione di una piattaforma multimediale avanzata dedicata ai gestori dei beni culturali, attraverso la quale i dati inerenti alle copie digitali dei beni possano essere accessibili e interoperabili. La piattaforma è pensata come uno strumento che permetterà, oltre alla gestione del ciclo inerente alla cosiddetta “catena del valore” dei beni (conoscenza, diagnostica, conservazione, restauro, valorizzazione, godimento e gestione), la condivisione e la visualizzazione via web dei dati) – resi disponibili dai gestori dei luoghi della cultura – e degli sviluppi della ricerca nel campo del Cultural Heritage, attraverso la pubblicazione on line di modelli 3D, HBIM, nuvole di punti e GIS, contenuti multimediali, collegati tra loro e con altri open data).

I gestori saranno pertanto in grado di manipolare dati in vari formati, usufruendo degli strumenti di base e avanzati per supportare sia la fase di conservazione del bene per visualizzare, misurare, monitorare e pianificare interventi di diagnostica sia quella della valorizzazione, attraverso lo sviluppo di sistemi di realtà virtuale (AV) e aumentata (AR).”

CRESCO nelle Infrastrutture di Ricerca nazionale

Il supercalcolatore CRESCO, “Centro Computazionale di RicErca sui Sistemi Complessi”, presso il Centro Ricerche ENEA di Portici, è inserito nelle 131 Infrastrutture di Ricerca del Programma nazionale per la ricerca (PNR) 2021 – 2027 che è l’orientamento strategico per le politiche della ricerca del Paese.

Le Infrastrutture di Ricerca (IR) sono decisive per la nostra capacità di compiere progressi scientifici e promuovere l’innovazione ed assumono il ruolo abilitante della ricerca e dell’innovazione per raggiungere i più sfidanti obiettivi posti sul piano europeo e nazionale.

In forza di tale potenzialità, propria delle Infrastrutture di Ricerca, il Programma accoglie ed abbraccia tanto il piano europeo, quanto quello nazionale, considerati come strettamente correlati.

Inoltre il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza considera le Infrastrutture di Ricerca come un fattore chiave per lo sviluppo del nostro Paese. A loro si riconosce essere uno strumento per la partecipazione alle Partnership europee e fondamentali nell’utilizzo nell’alta formazione.

A livello metodologico, il Ministero dell’Università e della Ricerca ha preliminarmente proceduto ad una consultazione nazionale on line degli Stakeholder rilevanti, nella quale sono stati coinvolti Enti Pubblici di Ricerca (EPR) ed Atenei. Grazie ai risultati di tale consultazione e sulla base dei richiamati criteri del PNR, si è potuto elaborare un chiaro quadro del panorama italiano delle Infrastrutture di Ricerca, nonché identificare le priorità nazionali, quale compito specifico di un documento, come questo, di matrice strategica.

Il predetto panorama italiano, così come fotografato all’esito della Consultazione, è composto da 131 Infrastrutture di Ricerca, di cui si è ricostruito il collegamento alle 28 aree di intervento dei grandi ambiti di ricerca e innovazione del PNR. Parallelamente alla raccolta dei dati e alla relativa analisi, è stata avviata una consultazione regionale, per dare la dovuta visibilità alle priorità di dimensione regionale; ciò al fine di rendere il nuovo Piano Nazionale Infrastrutture di Ricerca un documento strategico pienamente rappresentativo dell’intera realtà nazionale. (Il PNIR 2021 – 2027)