Sede ENEA di Bari: tesi di Laurea sui parametri ambientali negli uffici

Al Politecnico di Bari è stata discussa una tesi di Laurea Magistrale in Ingegneria dei sistemi edilizi che ha riguardato i parametri ambientali degli uffici Enea di Bari, con l’obiettivo di validare strumenti di valutazione ambientale basati sul modello LCA (Life Cicle Assesment) in ambiente BIM, messi a confronto con metodi di valutazione delle prestazioni termo-igrometriche dell’involucro attraverso campagne sperimentali di monitoraggio ambientale indoor e analisi comparata dei dati sperimentali con i dati simulati su applicazioni software.
La campagna di raccolta dati e monitoraggio strumentale è stata realizzata da Marina Pagano e Rosalba Perrucci (tutor Enea, Angelo Mariano e Antonella Tundo) e ha riguardato degli ambienti campione significativi per la qualità e le caratteristiche dei dati, collocati all’interno della nuova sede degli uffici territoriali dell’ENEA di Bari, localizzati all’ultimo piano di un edificio di sette piani fuori terra, con destinazione funzionale ad uffici, risalente agli anni ‘70. All’interno di questi ambienti sono state effettuate acquisizioni di parametri ambientali (temperatura, CO2, pressione, velocità dell’aria, umidità), e valutazione complessiva del comfort (PMV e PPD) in regime invernale con o senza climatizzazione invernale (derivante da esclusiva energia elettrica con split a parete), in assenza di personale. Le acquisizioni sono state effettuate con una cadenza temporale di 5 minuti tramite una centralina Thermal Microclima HD32.1 e sono state analizzate e rappresentate graficamente attraverso un approccio basato sulla Data Science, ricorrendo all’uso delle librerie python pandas e matplotlib. In particolare, durante il tirocinio curriculare presso ENEA e per la preparazione della tesi di laurea sono state confrontate tra loro tutte le grandezze fisiche indoor oltre ai parametri di comfort ed inoltre è stato raccolto un dataset dettagliato di grandezze fisiche outdoor rilevate da centraline atmosferiche pubbliche della città di Bari che è stato comparato con le analoghe grandezze fisiche indoor. I grafici di correlazione tra le grandezze hanno permesso di stimare la qualità dell’inerzia termica dell’involucro e le sue proprietà in relazione alle differenti condizioni climatiche outdoor e al differente orientamento degli ambienti ed inoltre hanno costituito la base sperimentale su cui si è poi svolta l’attività di progettazione di interventi migliorativi agli ambienti ad uso ufficio individuati. La seduta di laurea si è svolta il 04 maggio 2020 in video conferenza, https://youtu.be/qvbnenFGd-0

Continua la digitalizzazione e la dematerializzazione in ENEA

L’attuale emergenza Covid-19, che continua a mantenerci necessariamente lontani dai nostri luoghi di lavoro, ha reso necessario un’accelerazione nell’utilizzo degli strumenti ICT disponibili a supporto dei processi dell’Agenzia.
In accordo con la Direzione del Personale, ICT ha proposto l’utilizzo della piattaforma DocSuite.
DocSuite è la soluzione per la PA progettata per gestire, in modo totalmente digitale, la gestione di documenti e procedimenti amministrativi, dalla creazione o inserimento fino all’archiviazione degli stessi, in conformità alle normative vigenti. Il software è adottato in modalità riuso che è una metodologia innovativa promossa dal Governo e da AGID, per adeguarsi all’obiettivo di risparmio previsto dal Piano Triennale per l’Informatica nella Pubblica Amministrazione.

L’utilizzo di seguito descritto della DocSuite riguarda il sistema di trasmissione del cartellino e dei documenti ad esso associato. Di seguito sono riportate le informazioni necessarie per l’utilizzo della procedura.

I dipendenti saranno guidati all’utilizzo della piattaforma e del nuovo sistema di trasmissione della documentazione relativa a presenze/assenze :

Calendario degli eventi che saranno erogati al seguente link https://connect.portici.enea.it/seminario.

  • Venerdì 24 aprile 2020, ore 9 – 11. Formazione per gli uffici PER-GRAL di Brasimone, Santa Teresa e Brindisi.
  • Venerdì 24 aprile 2020 ore 11.30 – 13.30. Formazione ai Dipendenti dei centri di Brasimone, Santa Teresa, e Brindisi più i 33 responsabili diretti delle unità presenti in questi centri coinvolti.
  • Martedì 12 maggio 14.00 – 16.00. PER-GRAL, Servizi personale di tutti i Centri
  • Mercoledì 13 maggio ore 09.30 – 11.30. Formazione ai Dipendenti DTE
  • Mercoledì 13 maggio ore 14.00 – 16.00. Formazione ai Dipendenti DUEE- ISER
  • Giovedì 14 maggio ore 09.30 – 11.30. Formazione ai Dipendenti SSPT
  • Giovedì 14 maggio ore 14.00 – 16.00. Formazione ai Dipendenti FSN
  • Venerdì 15 maggio ore 09.30 – 11.30. Formazione ai Dipendenti AMC, BOARD, COM, IRP, LEGALT, OCS, PER, REL, STAV, UTA, UVER.

CRESCO per COVID19

Dati COVID-19 della Protezione Civile

L’ENEA mette a disposizione la propria infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni alla comunità della ricerca pubblica e privata coinvolta in progetti applicativi che richiedono elevate potenze computazionali rilevanti per l’emergenza coronavirus.
Presso il data center ENEA di Portici CRESCO (Centro Ricerche Enea sui Sistemi Complessi) è operativo il sistema CRESCO6, costituito da 434 nodi Intel X86_64 Skylake per un totale di oltre 20000 cores, con sistema operativo Linux e interconnessi da una rete a bassa latenza
da 100 Gbps. CRESCO6 ha una potenza di picco di circa 1,4 PetaFlops e si è collocato al 420° posto nella lista di Novembre 2018 della TOP500 (www.top500.org) , che fornisce il ranking
dei supercomputer più performanti a livello mondiale. In Italia ENEA è l’unico Ente di ricerca
presente in questa lista, oltre a CINECA che mantiene la posizione di leader nazionale. In
aggiunta a questa risorsa di calcolo, l’ENEA rende disponibile anche altri sistemi HPC in
ambienti operativi X86_64/Linux.
Tali sistemi HPC hanno una gestione ottimizzata e condivisa delle risorse con tecniche di
schedulazione prioritaria delle richieste e un ambiente di sviluppo e calcolo personalizzato
basato sulla tecnologia dei “containers”. Le risorse software disponibili su tali sistemi
includono software scientifico con licenze proprietarie e di pubblico dominio per la
simulazione numerica in applicazioni di fluidodinamica, dinamica molecolare, analisi
MonteCarlo e intelligenza artificiale.
Accanto alle risorse di calcolo, l’ENEA rende disponibile i suoi sistemi di gestione dati con
una capacità di storage ad alte prestazione di 3 PB con backup per disaster recovery su tape
library da 2.5 PB.

I ricercatori di istituzioni pubbliche e/o private che intendono sottoporre una richiesta di
risorse computazionali sui sistemi HPC CRESCO devono inviare un mail a crescoforcovid19@enea.it

Con le seguenti informazioni:
– Contatto di riferimento: Nome e Cognome /mail/telefono
– Organizzazione di appartenenza con link al sito
– Ruolo nell’organizzazione
– Campo applicativo: 1) modellistica numerica, 2) intelligenza artificiale, 3) analisi dati
– Descrizione scientifica del progetto di calcolo rilevante per l’emergenza COVID-19
– Quadro di riferimento del progetto
– Risorse computazionali attualmente utilizzate e quelle desiderate

(I dati personali conferiti saranno trattati da ENEA, in qualità di Titolare del trattamento, al fine di riscontrare le richieste di risorse computazionali sui sistemi HPC CRESCO inoltrate tramite il presente form e ad eseguire il download dei documenti resi disponibili.
La base giuridica di tale trattamento è da rinvenirsi nei compiti istituzionali affidati ad ENEA e volti, in particolare, a fornire supporto, informazione e mettere a disposizione la propria infrastruttura di calcolo ad alte prestazioni alla comunità della ricerca pubblica e privata coinvolta in progetti applicativi che richiedono elevate potenze computazionali rilevanti per l’emergenza coronavirus.
I dati forniti saranno trattati con strumenti informatici e telematici e saranno conservati per il tempo necessario a offrire riscontro alle richieste e fornire il servizio di consultazione e download delle risorse computazionali sui sistemi HPC CRESCO.
Potrà esercitare i diritti previsti dal Regolamento (UE) 679/2016 (GDPR), inoltrando la relativa richiesta all’indirizzo privacy@enea.it. La invitiamo a consultare la nostra privacy policy https://www.enea.it/it/info/privacy per tutte le altre informazioni relative al trattamento dei tuoi dati personali.)

Rassegna Stampa

enea.it

Comunicato Stampa

Rassegna Cresco-Covid 07.04. 2020

Rassegna Cresco-Covid 06.04.2020

Rassegna Cresco-Covid 03.04.2020

Rassegna Cresco-Covid 02.04.2020

RAI NEWS 24, 01/04/2020

Rassegna Cresco-Covid 01.04.2020

Canale 5 – TG5

TGCOM24 – Covid-19. L’aiuto dalla tecnologia. Progetto di ENEA e Università di Firenze

ILSOLE24ORE.COM – Coronavirus, il supercomputer Enea a disposizione della ricerca su vaccini e farmaci

Il Messaggero, 30 marzo 2020

Rassegna CRESCO6 per COVID-19 (31 marzo 2020)

Agenzie di stampa

Coronavirus: supercomputer Enea per studio farmaci e vacciniE’ il Cresco6, presso la sede di Portici
(ANSA) – ROMA, 30 MAR – L’Enea mette il suo supercomputer a disposizione della ricerca su farmaci e vaccini contro il coronavirus. E’ uno dei supercomputer più potenti d’Italia, in grado di eseguire fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo, si chiama Cresco6 e si trova presso il centro dell’Enea a Portici, vicino Napoli.
“Crediamo che il supercomputer possa dare un contributo vitale in questo momento così cruciale per il nostro Paese per la ricerca di farmaci, vaccini e l’elaborazione di dati”, rileva il presidente dell’Enea, Federico Testa. Ad oggi, prosegue Testa, il supercomputer è già a disposizione del gruppo di ricerca dell’Università di Firenze coordinato da Piero Procacci, che sta lavorando a un processo per bloccare alla radice il meccanismo di replicazione del coronavirus SarsCoV2. (ANSA).

Coronavirus: supercomputer Enea per studio farmaci e vaccini (2)
(ANSA) – ROMA, 30 MAR – Il supercomputer Cresco6 è la seconda infrastruttura di calcolo per ordine di importanza in ambito pubblico in Italia, dopo quella del consorzio interuniversitario Cineca e dal 2018 è nella classifica dei primi 500 supercomputer grazie al raddoppio della sua potenza arrivata a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops).
Grazie a queste capacità, il supercomputer dell’Enea è in grado di aiutare la ricerca su farmaci e vaccini mirati contro il nuovo coronavirus fornendo in poche ore una previsione affidabile della loro efficacia, sulla base di simulazioni eseguite su migliaia di processori in parallelo.

Covid-19, supercomputer Enea per la ricerca su farmaci e vaccini.
A disposizione della comunità scientifica impegnata contro virus

Roma, 30 mar. (Askanews) – Uno dei supercomputer più potenti d’Italia sarà a disposizione della ricerca scientifica pubblica e privata impegnata contro il coronavirus. Si tratta dell’infrastruttura CRESCO6, operativa presso il Centro ENEA di Portici, vicino Napoli, in grado di effettuare fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo.

“Crediamo che il supercomputer possa dare un contributo vitale in questo momento così cruciale per il nostro Paese per la ricerca di farmaci, vaccini e l’elaborazione di dati”, sottolinea il Presidente dell’ENEA Federico Testa. “Ad oggi è già a disposizione del team di ricercatori dell’Università di Firenze, coordinato dal professor Piero Procacci, che sta lavorando a un processo per bloccare alla radice il meccanismo di replicazione del COVID-19 e, quindi, lo sviluppo del virus”, aggiunge Testa.

HPC CRESCO6 – informa l’Enea – è la seconda infrastruttura di calcolo per ordine di importanza in ambito pubblico in Italia dopo quella di Cineca e sta svolgendo un ruolo chiave per testare l’efficacia dei composti sotto indagine, fornendo in poche ore una previsione affidabile della efficacia inibitoria di tali composti, basata su simulazioni a dettaglio atomistico effettuate su migliaia di processori in parallelo.

In pochi giorni di test con il team del professor Procacci dell’Università di Firenze sono stati individuati almeno due composti con caratteristiche promettenti, uno dei quali disponibile commercialmente. Dopo questa prima fase di messa a punto strutturale dei composti ottenuti, HPC CRESCO6 verrà utilizzato per cercare di individuare la struttura molecolare ottimale per un possibile farmaco antivirale specifico per il COVID-19.

Dal 2018, CRESCO6 figura nella prestigiosa TOP500, la classifica dei primi 500 supercomputer mondiali grazie al raddoppio della potenza arrivata a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops). L’ingresso al 420° posto è stato annunciato al SuperComputing 2018 di Dallas, la principale conferenza nel campo del calcolo scientifico.

Tra i campi di applicazione di CRESCO6: l’elaborazione di modelli previsionali su cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria con dettaglio territoriale molto accurato; studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita; simulazioni per la gestione delle infrastrutture critiche; biotecnologie; chimica computazionale; fluidodinamica per il settore aerospaziale; sviluppo di codici per la fusione nucleare.

I ricercatori di istituzioni pubbliche e private che intendono sottoporre una richiesta per avvalersi delle risorse computazionali ENEA possono scrivere a: crescoforcovid19@enea.it (Per maggiori informazioni: ict.enea.it).

CORONAVIRUS. SUPERCOMPUTER ENEA PER RICERCA SU FARMACI E VACCINI.
E’ OPERATIVO PRESSO IL CENTRO DI PORTICI
(DIRE) Roma, 30 mar. – Uno dei supercomputer più potenti d’Italia sarà a disposizione della ricerca scientifica pubblica e privata impegnata contro il coronavirus. Si tratta dell’infrastruttura CRESCO6, operativa presso il Centro ENEA di Portici, vicino Napoli, in grado di effettuare fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo. Per sottoporre una richiesta di risorse computazionali sui sistemi HPC CRESCO occorre inviare una mail a crescoforcovid19@enea.it.
“Crediamo che il supercomputer possa dare un contributo vitale in questo momento così cruciale per il nostro Paese per la ricerca di farmaci, vaccini e l’elaborazione di dati”, sottolinea il Presidente dell’ENEA Federico Testa. “Ad oggi è già a disposizione del team di ricercatori dell’Università di Firenze, coordinato dal professor Piero Procacci, che sta lavorando a un processo per bloccare alla radice il meccanismo di replicazione del COVID-19 e, quindi, lo sviluppo del virus”, aggiunge Testa. HPC CRESCO6 è la seconda infrastruttura di calcolo per ordine di importanza in ambito pubblico in Italia dopo quella di Cineca e sta svolgendo un ruolo chiave per testare l’efficacia dei composti sotto indagine, fornendo in poche ore una previsione affidabile della efficacia inibitoria di tali composti, basata su simulazioni a dettaglio atomistico effettuate su migliaia di processori in parallelo.
In pochi giorni di test con il team del professor Procacci dell’Università di Firenze sono stati individuati almeno due composti con caratteristiche promettenti, uno dei quali disponibile commercialmente. Dopo questa prima fase di messa a punto strutturale dei composti ottenuti, HPC CRESCO6 verrà utilizzato per cercare di individuare la struttura molecolare ottimale per un possibile farmaco antivirale specifico per il COVID-19.
Dal 2018, CRESCO6 figura nella prestigiosa TOP500, la classifica dei primi 500 supercomputer mondiali grazie al raddoppio della potenza arrivata a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops). L’ingresso al 420° posto è stato annunciato al SuperComputing 2018 di Dallas, la principale conferenza nel campo del calcolo scientifico.(SEGUE)

CORONAVIRUS. SUPERCOMPUTER ENEA PER RICERCA SU FARMACI E VACCINI -2-
(DIRE) Roma, 30 mar. – Tra i campi di applicazione di CRESCO6: l’elaborazione di modelli previsionali su cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria con dettaglio territoriale molto accurato; studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita; simulazioni per la gestione delle infrastrutture critiche; biotecnologie; chimica computazionale; fluidodinamica per il settore aerospaziale; sviluppo di codici per la fusione nucleare.
I ricercatori di istituzioni pubbliche e private che intendono sottoporre una richiesta per avvalersi delle risorse
computazionali ENEA possono scrivere a: crescoforcovid19@enea.it,
indicando:
– Contatto di riferimento con nome e cognome, mail e telefono;
– Organizzazione di appartenenza con link al sito;
– Ruolo nell’organizzazione;
– Campo applicativo: 1) modellistica numerica; 2) intelligenza
artificiale; 3) analisi dati;
– Descrizione scientifica del progetto di calcolo rilevante per
l’emergenza COVID-19;
– Quadro di riferimento del progetto.

Coronavirus, supercomputer ENEA a disposizione comunità scientifica
Per ricerca su farmaci e vaccini. Già a disposizione del team di ricercatori dell’Università di Firenze
(Teleborsa) – Precisione, affidabilità e velocità mai come ora fondamentali nella corsa per vincere la battaglia contro quello che ormai è stato ribattezzato il “nemico invisibile”. Proprio in quest’ottica, uno dei supercomputer più potenti d’Italia sarà a disposizione della ricerca scientifica pubblica e privata impegnata contro il coronavirus. Si tratta dell’infrastruttura CRESCO6, operativa presso il Centro ENEA di Portici, vicino Napoli, in grado di effettuare fino a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo. Per sottoporre una richiesta di risorse computazionali sui sistemi HPC CRESCO occorre inviare una mail a: crescoforcovid19@enea.it.

“Crediamo – si legge nella nota ufficiale – che il supercomputer possa dare un contributo vitale in questo momento così cruciale per il nostro Paese per la ricerca di farmaci, vaccini e l’elaborazione di dati”, sottolinea il Presidente dell’ENEA Federico Testa. “Ad oggi è già a disposizione del team di ricercatori dell’Università di Firenze, coordinato dal professor Piero Procacci, che sta lavorando a un processo per bloccare alla radice il meccanismo di replicazione del Covid-19 e, quindi, lo sviluppo del virus”, aggiunge Testa.

Seconda infrastruttura di calcolo per ordine di importanza in ambito pubblico in Italia dopo quella di Cineca – HPC CRESCO6 sta svolgendo un ruolo chiave per testare l’efficacia dei composti sotto indagine, fornendo in poche ore una previsione affidabile della efficacia inibitoria di tali composti, basata su simulazioni a dettaglio atomistico effettuate su migliaia di processori in parallelo. In pochi giorni di test con il team del professor Procacci dell’Università di Firenze sono stati individuati almeno due composti con caratteristiche promettenti, uno dei quali disponibile commercialmente. Dopo questa prima fase di messa a punto strutturale dei composti ottenuti, verrà utilizzato per cercare di individuare la struttura molecolare ottimale per un possibile farmaco antivirale specifico per il covid-19.

Dal 2018, inoltre, figura nella prestigiosa TOP500, la classifica dei primi 500 supercomputer mondiali grazie al raddoppio della potenza arrivata a 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops). L’ingresso al 420° posto è stato annunciato al SuperComputing 2018 di Dallas, la principale conferenza nel campo del calcolo scientifico.

Tra i campi di applicazione: l’elaborazione di modelli previsionali su cambiamenti climatici e inquinamento dell’aria con dettaglio territoriale molto accurato; studio di nuovi materiali per la produzione di energia pulita; simulazioni per la gestione delle infrastrutture critiche; biotecnologie; chimica computazionale; fluidodinamica per il settore aerospaziale; sviluppo di codici per la fusione nucleare.

Sicurezza ICT

Nel quadro delle attività di ICT per aumentare i livelli di sicurezza e l’adeguamento normativo, si sta proseguendo sulla strada dell’autenticazione (riconoscimento tramite account ASIE) per l’accesso alla rete dati.
Proprio in questi giorni è in via di ultimazione l’attivazione di questa funzionalità nel Centro ENEA di Trisaia. L’esperienza maturata nei mesi scorsi nel Centro di Brindisi ne ha permesso l’attivazione senza alcun disservizio particolare e con il pieno coinvolgimento degli utenti. Infatti in tutti Centri dove entra in produzione questa funzionalità sono stati promossi (e lo saranno in seguito per i Centri successivi) numerosi seminari per coinvolgere e formare l’utenza.
La divisione DTE-ICT sta attuando un percorso che porterà all’autenticazione di tutti gli utenti che, a qualsiasi titolo, si connettono ed utilizzano la rete ENEA.
Ciò avverrà sia per i dispositivi “mobili” quali portatili, tablet ecc, sia per i dispositivi attestati alla rete tramite cavo, quali PC, stazioni di lavoro ecc.
Questo per dar seguito a quanto indicato nelle comunicazioni sul “Corretto utilizzo della Rete Dati ENEA, delle apparecchiature informatiche e dei sistemi informatici ENEA”, specificato dalle circolari ENEA/2018/45831/DTE-ICT del 04.09.2018 e 32/2010/COMM del 01.06.2010, con relativo allegato 1.
Si ribadisce che tutti i “login e i log out” delle connessioni e disconnessioni alla rete saranno trattati per i soli scopi di sicurezza dell’infrastruttura e non sarà effettuato nessun controllo sulle attività dell’utente in ottemperanza alla normativa GDPR.

HPC5: il supercalcolatore Eni che accelera il cambiamento dell’energia

Il 6 febbraio 2020, al Green Data Center, si è tenuto l’evento di lancio del nuovo HPC5.

A moderare l’evento Daniele Manca, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, che si è confrontato con l’Amministratore Delegato Eni Claudio Descalzi.
Il tema è stato quello dell’innovazione tecnologica come mezzo per la definizione dell’energia di domani, con HPC5 che si inserisce in questo quadro come un prezioso tassello di arricchimento e utile mezzo per la velocizzazione di alcuni importanti progetti di ricerca della nostra azienda.

Sono intervenuti Biondo Biondi, direttore Dipartimento di Geofisica e Stanford Exploration Project, Università di Stanford; Fabio Trincardi, direttore Dipartimento di Scienze del sistema terra e tecnologie per l’ambiente, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e, in collegamento congiunto, la base CNR delle Isole Svalbard; Giuliana Mattiazzo, vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico, Politecnico di Torino, e Denis G. Whyte, direttore “Plasma Science and Fusion Center”, Massachusetts Institute of Technology.

In conclusione l’intervento del presidente Eni, Emma Marcegaglia, per un punto sulla trasformazione energetica in atto. Dallo studio e dalla valutazione dei feedback sul clima e sull’ambiente derivanti dall’innalzamento delle temperature nella criosfera artica, un’attività di ricerca sviluppata in collaborazione con il CNR di Lecce, fino al lavoro in sinergia con il MIT di Boston sulla fusione magnetica o le attività svolte con il Politecnico di Torino in fatto di modellazioni fluidodinamiche per i sistemi della MarEnergy, Iswec e PowerBuoy®: numerose sono state le sezioni e i temi trattati insieme agli ospiti dell’evento.