Conferenza GARR 2023. Saperi interconnessi. Infrastruttura per una scienza ad alte prestazioni. Aperte le iscrizioni


Conferenza GARR 2023. Aperte le iscrizioni
“Saperi interconnessi. Infrastrutture per una scienza ad alte prestazioni”.
Università di Firenze, Campus di Novoli dal 14 al 16 giugno 2023

Dal 14 al 16 giugno si terrà a Firenze la Conferenza GARR, l’appuntamento annuale dedicato ai professionisti del networking, ai ricercatori, ai docenti e studenti che ogni giorno usano la rete e i servizi digitali per le proprie attività.
Sono aperte le iscrizioni ad una nuova edizione ricca di contenuti. Il tema centrale di questa edizione è l’interconnessione tra i saperi. Il mondo della ricerca e dell’istruzione è pronto per vivere una stagione straordinaria con sfide impegnative e stimolanti, grazie anche agli investimenti del PNRR. Sarà per questo prioritaria la necessità di un confronto multidisciplinare e di competenze avanzate per sfruttare e operare al meglio i servizi digitali.

Nel corso delle tre giornate si parlerà del futuro della rete e delle piattaforme cloud, di infrastrutture di ricerca soprattutto nell’applicazione dei nuovi progetti PNRR, di intelligenza artificiale e del profondo impatto che può avere nel settore della ricerca e istruzione.

L’evento sarà trasmesso anche in streaming su GARR.tv e sui canali social di Rete GARR.

 

FORMAZIONE

Nella giornata di  Martedì 13 giugno, che precede la Conferenza, sarà protagonista la formazione, con corsi in presenza, presso il Campus di Novoli (Edificio D6) dell’Università di Firenze, dedicati alla comunità della ricerca e dell’istruzione.
1. “Metti la tua ricerca in sicurezza” (dalle 10 alle 13) con Simona Venuti, GARR Security manager, impegnata da anni nelle tematiche legate alla sicurezza informatica.
2. “Python per data analysis” (dalle 14.30 alle 18,30) con Giacomo Mazzamuto, LENS (European Laboratory for Non-Linear Spectroscopy) presso il l’Università di Firenze e CNR-INO.
3. Sicurezza delle Applicazioni Web (dalle 10 alle 18). Dopo un’introduzione all’analisi di vulnerabilità di applicazioni web secondo lo standard OWASP (Open Worldwide Application Security Project), il corso prevede una sessione di esercitazione pratica sulla piattaforma Webgoat.
Dettagli e aggiornamenti su Learning GARR

Terza edizione della Summer School del progetto Erasmus Mundus – GrEen NetworkIng And cLoud computing (GENIAL)

L’ENEA ha organizzato la Terza edizione della Summer School del progetto Erasmus Mundus – GrEen NetworkIng And cLoud computing (GENIAL).

Si è svolta nel comune di Anacapri (Capri, Italia), dall’11 al 17 giugno 2023, la terza edizione della Summer School del programma Erasmus Mundus Joint Masters Degree (EMJMD) in GrEen NetworkIng And cLoud computing (GENIAL) organizzata per la prima volta da ENEA, partner del programma, in collaborazione con l’Università di Lorraine, coordinatore del programma.

“L’obiettivo del programma Genial è quello di formare una classe di professionisti nel campo delle più avanzate Tecnologie della Comunicazione ed Informazione (ICT) combinandole con la consapevolezza ambientale” dichiara Marta Chinnici dell’ENEA, ricercatrice del Laboratorio Infrastrutture per il Calcolo Scientifico e ad Alte Prestazioni (TERIN-ICT-HPC), in qualità di organizzatrice della Summer School e referente per ENEA del programma, oltre che supervisore di diverse tesi di master. “Il consorzio è costituito da tre Università pubbliche: l’Università di Lorraine (Nancy, Francia), l’Università di Leeds Beckett, (Leeds, Inghilterra), l’Università di Luleå (Luleå, Svezia) e conta 30 partner associati (pubblici e privati) tra cui l’ENEA, ed ospita ragazzi provenienti da tutto il mondo”.

L’edizione di quest’anno è stata particolarmente partecipata, con oltre 45 studenti e 10 docenti, e ha ospitato come invited speakers la dott.ssa Rossella Arcucci (https://www.imperial.ac.uk/people/r.arcucci), coordinatrice del gruppo Data Assimilation and Machine Learning dell’Imperial College di Londra, e la dott.ssa Ilaria D’Elia (https://impatti.sostenibilita.enea.it/people/ilaria-delia), ricercatrice ENEA del Laboratorio di Inquinamento Atmosferico (SSPT-MET-INAT), che ha presentato un talk dal titolo “Tools for Air Pollution Data” e co-supervisor di tesi di master.

Durante i lavori è stato inoltre ospitato il talk della dott.ssa Marta Chinnici in cui è stato presentato l’open lab del PNRR Rome Technopole, riguardante la sostenibilità e l’efficienza energetica dei Data Center – HPC attraverso un approccio Data Science.

Maggiori informazioni sul programma sono disponibili ai link seguenti:
https://ict.enea.it/green-networking-and-cloud-computing-genial/
https://genial.univ-lorraine.fr/

Riferimento:
Marta Chinnici, marta.chinnici@enea.it

Immagini della Terza edizione della Summer School del progetto Erasmus Mundus – GrEen NetworkIng And cLoud computing (GENIAL).

Illuminate 2023. L’evento internazionale IAMCP per i partner Microsoft. 5-7 giugno, Lecce

Dopo la tappa portoghese dello scorso anno, Illuminate, l’evento internazionale organizzato annualmente dall’Associazione Internazionale dei Partner Microsoft (IAMCP), ha fatto tappa in Italia, e precisamente a Lecce, con l’obiettivo di accelerare la trasformazione digitale, promuovere il networking e garantire una valida formazione riguardante le ultime innovazioni tecnologiche.

La scelta della Puglia come location dell’evento Illuminate 2023 non è casuale: la Puglia è da anni centro nevralgico nel settore dell’innovazione e ospita sul suo territorio, anche grazie ad una serie di misure adottate dall’amministrazione regionale, moltissime realtà imprenditoriali, tra cui anche sedi di multinazionali, ai vertici nel settore dell’innovazione tecnologica.

Puglia, dunque, come hub per l’innovazione e la digital transformation.

Illuminate 2023 si è tenuta dal 5 al 7 giugno a Lecce, in Puglia, ed ha ospitato centinaia di partecipanti e relatori provenienti da diversi paesi del mondo. Nel capoluogo pugliese si sono riuniti leader, manager, accademici, con l’obiettivo di confrontarsi e informare sulle ultime tendenze nell’ambito delle nuove tecnologie e dell’It, accelerare la trasformazione digitale, promuovere il networking, informare e formare aziende e professionisti sui temi dell’innovazione tecnologica. Il fine ultimo è quello di promuovere la collaborazione tra i vari settori dell’economia e di favorire la crescita dei diversi operatori che ne prendono parte.

Le tre giornate di lavori sono state articolate su un percorso orizzontale, dal titolo “Partner Microsoft, come migliorare la collaborazione e il business”, e tre percorsi formativi verticali sui temi “Cloud e Hybrid Cloud”, “Tecnologie Innovative (Blockchain, IOT)“, “Intelligenza Artificiale e servizi cognitivi” e “Cybersecurity” ed inoltre, è stato programmato un approfondimento sui temi “Chat GPT e AI” e “L’evoluzione della Mixed Reality”.

Diverse sono state le sessioni su  “Public Administration Digitalization and Smart Cities”  e “Digital Compliance: regulations in Digital Markets”, che hanno visto l’avvicendamento di avvocati specializzati in diritto delle nuove tecnologie, consulenti direzionali, DPO, esperti in innovazione, privacy – GDPR e Data Protection.

Nella terza giornata il tema principale è stato sull’analisi delle sfide della sicurezza nel settore IT. Si sono avvicendati come relatori vari docenti universitari, il dirigente del Centro Operativo per la sicurezza Cibernetica della Polizia Postale, il Capo divisione del Computer Emergency Response Team (CERT) di Banca d’Italia, e l’ing. Catalano, in rappresentanza del Digital Innovation Hub Cetma Dihsme di cui è partner anche Enea (https://www.cetma-dihsme.eu/partner/) che ha presentato un recente lavoro di ricerca accademico dal titolo: “Deceiving AI-based malware detection through polymorphic attacks”, nell’ambito della tematica “New threats to security for Cyber-Physical Systems” (qui l’articolo).

Il programma dell’evento

Rassegna stampa
https://www.corrieresalentino.it/2023/06/illuminate-2023-full-immersion-sui-temi-dellinnovazione-digitale/

https://www.lecceprima.it/attualita/relatori-16-paesi-focus-frontiere-innovazione-digitale-bilancio-illuminate.html

Social
https://www.facebook.com/iamcpitalia

 

 

Progetto Rome Technopole: Ecosistema dell’Innovazione

Logo Rome Technopole

Kick-off meeting ENEA – C.R. Casaccia Sala Mimose, 4 aprile 2023

Teams Meeting: Click here to join the meeting
Meeting ID: 343 624 219 767. Passcode: aZH7dq

L’ENEA è partner di Rome Technopole, un progetto PNRR di R&S proposto dal Sistema regionale delle Università pubbliche/private e da EPR, associazioni industriali, industrie e imprese, Regione Lazio, Comune di Roma, Camere di commercio regionali, volto a generare un salto di qualità nella Regione Lazio in tutti i processi di innovazione orientati allo sviluppo sostenibile, alla smart specialization, alla riqualificazione e al rilancio del settore industriale, con focus specifico su tre aree tematiche caratterizzate dalla più alta qualificazione e dalla più forte presenza industriale sul territorio regionale: Transizione Energetica, Transizione Digitale, Salute & Bio-Farma. Il progetto ha l’obiettivo di creare un ecosistema regionale dell’innovazione attraverso il quale raggiungere i tre macro-obiettivi prioritari per il Lazio:

1. favorire un processo di riposizionamento delle realtà industriali e produttive regionali verso segmenti e mercati a maggior valore aggiunto, attraverso processi di adeguamento del knowhow e delle tecnologie di eccellenza;

2. fare del Lazio una “grande regione europea dell’innovazione” con una dimensione internazionale;

3. guidare il Lazio lungo percorsi di internazionalizzazione, che orientino la rinnovata capacità competitiva del settore industriale, verso mercati di interesse strategico.

Nell’incontro si illustrerà il progetto con particolare riferimento al coinvolgimento dell’ENEA.
Sono previsti momenti di discussione e confronto con i partecipanti per esplorare le nuove opportunità offerte dal progetto sia di ricerca che di trasferimento tecnologico verso le industrie.
Maggiori informazioni sono disponibili al link del progetto: https://sites.google.com/uniroma1.it/rome-technopole/home

Programma della giornata

Orario
Programma
10.00-10:20
Saluto istituzionale
- Ing. Giorgio Graditi, Direttore Generale ENEA, Direttore a.i.
Dipartimento TERIN
10:20-10:50
Introduzione, Descrizione del progetto
- Dott.ssa Marta Chinnici (TERIN-ICT-HPC)
10:50-11:00
Interviene
- Ing. Angelo Di Guglielmo (TERIN-STP)
11:00-12:15
Interventi e Discussione
- Ing. Amedeo Buonanno (TERIN-STSN-SGRE),
- Ing. Martina Caliano (TERIN-STSN-SGRE)
- Ing. Maria Valenti (TERIN-STSN-SGRE)
- Dott.ssa Mariateresa Mancuso (SSPT-TECS-TEB)
- Ing. Caterina Merla (SSPT-TECS-TEB),
- Dott.ssa Caterina Arcangeli (SSPT-TECS-SAM)
- Dott.ssa Marta Chinnici (TERIN-ICT-HPC)
12:15-12:30
Conclusioni

La presentazione di Marta Chinnici, Terin-Ict-HPC

Software Heritage, l’Archivio Universale dei Codici – Divagazioni sul tema

L’Università di Bologna e l’ENEA, in collaborazione con Software Heritage e col supporto della fondazione iFAB (International Foundation Big Data and Artificial Intelligence for Human Development), hanno organizzato il 16 marzo us un pomeriggio di incontri per parlare di codici sorgente, componente fondamentale delle nuove tecnologie, e di come sia importante conservarli come fa Software Heritage, l’Archivio Universale dei codici. Gli incontri si sono tenuti nell’Aula Giorgio Prodi in San Giovanni in Monte a Bologna, https://bobcl.cs.unibo.it/ Un evento che si è rivolto a tutti, che ha voluto essere un contributo verso una maggiore digital awareness, la consapevolezza dell’impatto che la trasformazione digitale può avere sulla società e sulla nostra vita di ogni giorno. Con questa idea si è parlato di codice sorgente e del perché scrivere codice sia importante, per tutti; dell’importanza di conservarlo e condividerlo, come fa Software Heritage, e di come cambi l’idea di archivio passando dagli oggetti materiali alla immaterialità e al software. Sono intervenuti, Simone Martini, ordinario di informatica all’Università di Bologna e Stefano Vitali, archivista con una lunga esperienza presso il Ministero dei Beni Culturali, oggi impegnato nel progetto Bologna Città degli Archivi. Ospiti della giornata sono stati, Liesbeth De Mol, ricercatrice del CNRS di Lille (Francia), esperta di epistemologia, storia e filosofia dell’informatica e il direttore e fondatore di Software Heritage, Roberto di Cosmo, che hanno portato un punto di vista originale e multidisciplinare per una riflessione approfondita e indipendente sull’informatica e la programmazione in una società dominata ormai dalle tecnologie digitali. L’iniziativa è servita a dimostrare che possiamo avvicinarci a questi temi, anche se complessi. Per far questo è stato proposto un gioco a cui tutti sono stati invitati a partecipare seguendo il link https://bobcl.cs.unibo.it/. Qui, in otto semplici schede, sono stati presentati altrettanti codici che hanno cambiato il mondo. Per partecipare è bastato rispondere alla domanda: “Qual è il tuo codice preferito, quello che vorresti salvaguardare, e perché?”. Si è scelto tra Eliza, il codice che ha realizzato il primo dialogo tra uomo e computer, e quello che ha fatto nascere Wikipedia; tra il primo codice in grado di battere l’occhio umano nel riconoscimento di un’immagine fino agli algoritmi di “clustering” grazie ai quali oggi Google, Netflix o Spotify sanno ciò che preferiamo. Un’attenzione particolare è stata riservata ai ragazzi. Quattro scuole superiori di Bologna hanno ospitato una lezione speciale tenuta da ricercatori coinvolti nel progetto che hanno incontrato quasi trecento studenti a cui hanno raccontato del Tecnopolo Big Data che si sta sviluppando in città, di codici e dell’importanza di preservarli, come si fa con l’Archivio Software Heritage, invitandoli a scegliere il “loro” codice: è infatti da loro, nativi digitali, che ci si aspettano le risposte più intriganti e originali. Hanno risposto all’invito dei promotori il Liceo Malpighi, il Liceo Fermi, l’Istituto Aldini Valeriani e l’Istituto Belluzzi Fioravanti. Per maggiori informazioni: Maurizio Gabbrielli, Direttore Dipartimento DISI – Università di Bologna, maurizio.gabbrielli@unibo.it Simonetta Pagnutti, ENEA – Divisione ICT, simonetta.pagnutti@enea.it https://www.ifabfoundation.org/it/, https://www.softwareheritage.org/, https://bobcl.cs.unibo.it/#programma

Cosa è un codice sorgente
Quanti di noi oggi inviano una mail da PC o da cellulare, postano foto su Instagram e mettono un like su quelle
degli “amici” e quanti, usando un’app scaricata comodamente da internet, fanno un bonifico o verificano lo stato del loro conto? Azioni familiari che fanno ormai parte del nostro quotidiano, rese possibili da dispositivi come lo smartphone che teniamo sempre in tasca, il tablet o il portatile che fedeli ci seguono nei nostri spostamenti.

Potremmo essere indotti a pensare che siano solo questi accattivanti involucri che tocchiamo, soppesiamo, guardiamo con attenzione, pieni di sofisticati circuiti, a connetterci al mondo intero, a renderci accessibile qualsiasi informazione nel tempo di un battito di ciglia e a facilitarci tante operazioni altrimenti noiose.

Beh non è proprio così, vi è dell’altro. C’è qualcosa che sta nell’ombra, che non si mostra e che, anche se si mostrasse, apparirebbe misterioso alla maggior parte di noi, ma che è assolutamente indispensabile a far funzionare tutto. E’ il software o, se preferite, il “codice sorgente”, testi speciali, criptici ai più, che permettono all’uomo di comunicare con la macchina e “istruirla” affinché risponda alle sue richieste.

Hardware e Software, sono loro le due imprescindibili componenti di qualunque dispositivo digitale sia esso uno smartphone, il “telefono intelligente” con capacità di calcolo, memoria e connessione o un grande supercomputer in grado di fare milioni di miliardi di operazioni al secondo. Due “ware”, oggetti, uno solido e duro, “Hard”, l’altro impalpabile e leggero, “Soft”, due opposti combinati a formare il cuore delle tecnologie digitali, motori di una rivoluzione che sta velocissimamente trasformando il mondo e la nostra vita di ogni giorno. Alla parte più oscura e nascosta, al software o se preferite ai codici sorgente, è dedicata questa giornata rivolta anche, o meglio, soprattutto a chi non ha troppa dimestichezza col digitale, per provare a fare un po’ di luce su aspetti così cruciali e impattanti del mondo di oggi.

Perché parlare di “codici” ora, e proprio qui, a Bologna
Perché oggi la Regione Emilia Romagna, e Bologna in particolare, si propongono come leader a livello nazionale, ma anche europeo e internazionale nel Super Calcolo e nelle sue applicazioni più di frontiera come la modellistica avanzata, il trattamento dei Big Data e l’Intelligenza Artificiale, il cui utilizzo si dimostra sempre più importante non solo in ambito scientifico ma anche quale strumento a supporto delle imprese e della pubblica amministrazione.

Super Calcolo significa non solo Super Computer ma anche Super Codici, che qui in Regione sono di casa
ENEA e Università di Bologna infatti hanno una lunga tradizione nel calcolo scientifico, ovvero nello sviluppo di modelli e codici per indagare i fenomeni complessi della fisica, dell’ingegneria ma anche della medicina e delle scienze sociali. Il computer diventa uno strumento per riprodurre la realtà, per indagarla più a fondo e provare a capire come possa evolvere. Con i codici e il computer si possono fare non solo le previsioni del tempo ma si può studiare la struttura complessa dei materiali per crearne dei nuovi, o individuare molecole adatte alla preparazione di farmaci per la cura al coronavirus. E sarà proprio il Tecnopolo di Bologna a diventare punto di riferimento per il supercalcolo, i Big Data e l’Intelligenza Artificiale: qui, oltre al grande computer del Centro Meteo Europeo Ecmwf, sarà ospitato Leonardo uno dei cinque supercomputer più potenti al mondo, concepito e gestito dal CINECA, e il le infrastrutture di calcolo dell’INFN, insomma un vero concentrato di potenza di calcolo e di expertise di livello internazionale.

Infine, parliamo di codici proprio a Bologna, perché sarà il Centro ricerche dell’ENEA di Bologna a ospitare una copia del più grande archivio al mondo di codici sorgente, grazie ad una collaborazione con Software Heritage, l’Archivio universale dei Codici, un’iniziativa di portata internazionale lanciata da INRIA, in collaborazione con UNESCO e grazie all’intuizione di Roberto Di Cosmo, ordinario di Informatica all’Università Paris Diderot, che guida oggi questo ambizioso progetto. Il codice sorgente, che racchiude il sapere e l’ingegno di chi lo ha pensato e scritto, è a tutti gli effetti parte del nostro patrimonio culturale, quello più recente, prodotto negli ultimi settant’anni da quando cioè, con i primi computer, ha avuto inizio l’era digitale che tanti cambiamenti sta portando nella società, nella cultura e nella nostra vita di ogni giorno. Per questo è fondamentale conoscerlo, raccoglierlo, conservarlo e condividerlo.