TECNOLOGIA. Software, all’ENEA di Bologna il primo archivio universale dei codici

Approda all’ENEA di Bologna il primo archivio universale dei codici sorgente, un patrimonio informatico di oltre 6 miliardi di file da cui sono stati realizzati finora più di 90 milioni di software a livello mondiale, da quello che guidò il computer di bordo di Apollo 11 sulla luna fino alla computer music. L’iniziativa rientra nel progetto ‘Software Heritage’, l’archivio universale dei codici fondato in Francia nel 2016 da INRIA, l’Istituto nazionale francese per la ricerca nel campo dell’informatica e dell’automazione, in collaborazione con l’UNESCO. Tra gli sponsor dell’iniziativa ci sono Microsoft, Intel e Google.

ENEA ospiterà la prima ‘replica’ (in gergo tecnico mirror) – a livello istituzionale in Europa – di questa moderna libreria di codici sorgente, un patrimonio digitale espressione dell’ingegno, dell’intelligenza e della cultura dell’umanità. Il primo compito sarà garantirne la sicurezza e la disponibilità per chiunque vorrà consultarlo. Ma non solo. Questo archivio darà la possibilità di studiare e analizzare codici e algoritmi, sviluppando nuove metodiche per ricavare informazioni e produrre nuova conoscenza; così, in analogia con quanto avviene per i Big Data, si potrà parlare di ‘Big Code’. La collaborazione tra ENEA e INRIA nasce dall’esperienza dell’Agenzia nei campi della modellistica, del calcolo e dello sviluppo di codici, strumenti indispensabili il progresso della scienza e della tecnologia.

“Siamo orgogliosi di accogliere ENEA come primo mirror istituzionale europeo di Software Heritage e siamo impazienti di esplorare insieme le opportunità aperte da questa collaborazione”, sottolinea Roberto Di Cosmo, direttore del progetto “Software Heritage”.

“Grazie a immenso grande archivio, una sorta di Biblioteca di Alessandria che custodisce le fondamenta del software, ENEA contribuirà a preservare un patrimonio intangibile di grande valore, come il codice sorgente, contribuendo al complesso ecosistema che oggi rende la Regione Emilia Romagna un avamposto del super calcolo e della scienza dei dati”, sottolinea Silvio Migliori, responsabile della divisione ICT dell’ENEA.

La collaborazione tra il Centro ENEA di Bologna e INRIA si inserisce in un contesto particolarmente favorevole che vedrà il capoluogo emiliano ospitare al nascente Tecnopolo bolognese il Centro Dati Meteo europeo e Leonardo, il supercomputer destinato a posizionarsi tra i primi cinque al mondo, che fanno di Bologna e della Regione un polo internazionale dell’High Performance Computing e dei Big Data.
Le competenze dell’’ENEA di Bologna nel settore del calcolo risalgono al 1958, quando l’allora CNEN e Università di Bologna fondarono il primo centro di calcolo scientifico in Italia. Due anni dopo ENEA – CNEN apriva il suo primo centro di calcolo, raccogliendo un gruppo di ingegneri, fisici e matematici attorno a uno dei più potenti calcolatori dell’epoca (un IBM 704). Oggi l’Agenzia dispone di una delle infrastrutture di super calcolo più potenti in Italia, CRESCO6, recentemente entrato nella prestigiosa classifica TOP500 dei supercomputer mondiali, grazie a una potenza di 1,4 milioni di miliardi di operazioni matematiche al secondo (1.4 PetaFlops).

Per maggiori informazioni:
Giovanni Ponti, ENEA – Divisione per lo Sviluppo Sistemi per l’Informatica e l’ICT – giovanni.ponti@enea.it

Simonetta Pagnutti, ENEA – Divisione per lo Sviluppo Sistemi per L’Informatica e l’ICT – simonetta.pagnutti@enea.it

https://www.softwareheritage.org/

Rassegna Stampa

– la Repubblica/Bologna
– BolognaToday
– Reggio2000
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– il Fatto Quotidiano
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– Sassuolo2000
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– ANSA
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la RepubblicaScienze

Workshop GARR 2019. Net Makers. La comunità che innova la rete

La prossima edizione del workshop GARR si terrà a Roma dall’8 al 10 ottobre 2019 presso l’Università degli Studi di Roma Tre.
Il workshop tecnico rappresenta, fin dagli albori della rete GARR, un importante appuntamento per gli esperti di networking del mondo dell’istruzione e della ricerca: un’occasione di aggiornamento professionale ma anche di discussione e confronto sui temi più caldi del momento.
Quest’anno il programma sarà centrato sull’affermazione delle reti programmabili, sulle evoluzioni in corso sia sulla dorsale europea GEANT e sulle altre reti della ricerca che presso gli operatori e sui cambiamenti che queste novità porteranno per le reti delle organizzazioni accademiche e di ricerca.
Parleremo inoltre di cloud, applicazioni e microservizi e di come la loro costante crescita sta cambiando il ruolo dell’infrastruttura e degli esperti di rete.
Infine, non può mancare uno spazio dedicato ai temi di identità e sicurezza, due dei pilastri dell’infrastruttura GARR.
Come sempre, nello spirito di condividere le conoscenze e rafforzare le competenze che caratterizza l’attività del GARR, il workshop è completato da corsi di formazione su alcuni dei temi più sentiti dalla comunità, che quest’anno avranno luogo il 7 ottobre, in apertura del workshop.
Segui gli aggiornamenti sul sito: www.garr.it
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Registrazione Piattaforma Telematica

Il 18 ottobre 2018, è entrato in vigore l’obbligo, per tutte le stazioni appaltanti, di utilizzare mezzi di comunicazione elettronica nell’ambito delle procedure di gara. Tale obbligo – previsto dal comma 2 dell’articolo 40 del D.Lgs. n. 50/2016 e ss.mm.ii.  – deriva dall’art. 22 della direttiva comunitaria 2014/24/EU, che richiedeva proprio l’utilizzo dei mezzi elettronici per le comunicazioni: “Gli Stati membri provvedono affinché tutte le comunicazioni e gli scambi di informazioni di cui alla presente direttiva, in particolare la trasmissione in via elettronica, siano eseguiti utilizzando mezzi di comunicazione elettronici  (art. 22, co. 1). Pertanto tutti gli operatori economici, interessati a partecipare alle procedure di negoziazione previste nell’ambito del Codice degli Appalti, effettuate fuori dal Mercato Elettronico della Pubblica Amministrazione (MePa), sono invitati a registrarsi sulla piattaforma telematica U-BUY (CINECA) all’indirizzo: https://enea.ubuy.cineca.it/PortaleAppalti/it/homepage.wp SOLO ATTRAVERSO TALE PIATTAFORMA TELEMATICA SARÀ POSSIBILE FORMALIZZARE CON L’AGENZIA ORDINI/CONTRATTI PER FORNITURE, SERVIZI O LAVORI.

Il museo di archeologia informatica

L’informatica in Italia ha avuto all’inizio uno sviluppo abbastanza lento. Si è avuta poi nel tempo una rapida evoluzione che ha influenzato la società, le persone, l’economia come la politica, i giochi, i modi per passare il tempo, tutte le professioni, il lavoro, il modo di agire e di pensare.

Qualche appassionato ha cominciato allora, in Italia come all’estero, a collezionare esemplari di vecchi calcolatori, stampanti, apparecchiature elettroniche, conservandole, catalogandole e addirittura rimettendone in funzione parecchie.

Anche a Frascati, presso il Centro Enea, per mano dei ricercatori G. Ronci e A. Perozziello, è stato creato un piccolo museo dell’informatica e dell’elettronica, che parte dalla collezione di parecchie e diverse valvole termoioniche fino alle blade multicore di penultima generazione.

Chi vuole, su prenotazione, può visionare i computer analogici (parti) e digitali, gli strumenti di elettronica, i sistemi di grafica utilizzati negli ultimi sessanta anni dai ricercatori ENEA.
E’ un viaggio nella evoluzione dell’informatica dalla memoria a nuclei di ferrite, all’oscilloscopio a valvole, fino ai processori multicore.